Live 2 DICEMBRE 2004

CESARE BASILE

L'esordio discografico di Cesare Basile risale al 1987 quando registra con
i Candida Lilith, gruppo di riferimento per una Catania che sarebbe diventata
capitale del rock, il suo primo album. Ad un anno dall'uscita del disco,
scioglie la band e si trasferisce a Roma per aggregarsi ai Kim Squad,
insieme ai quali affronta una lunga stagione di concerti in Italia e in Europa.

Dopo qualche tempo, la voglia di rimettere in piedi un nuovo gruppo ha il
sopravvento; Cesare ritorna a Catania e fonda i Quartered Shadows, con i quali
registra l'album omonimo poco prima di trasferire armi e bagagli a Berlino,
dove nel frattempo è caduto il muro.
Qui i Quartered Shadows si danno da fare quattro anni attraversando
obliquamente le composite anime musicali della città e, dopo aver suonato
con band come Nirvana, Hole e Primus, registrano un nuovo album intitolato
"The Last Floor Beach", prodotto da Mark De Reus, già al lavoro con gli
Urban Dance Squad.

Il gruppo si scioglie mentre lavora ai provini del terzo disco e Cesare
Basile decide di tornare a Catania dove nel frattempo la scena si è arricchita 
di nuove etichette indipendenti; è con una di queste - la "Lollypop" -
che nel 1994 incide il suo primo lavoro da solista intitolato "La pelle",
definito dalla critica come uno dei migliori album d'esordio di quell'anno:
spigoloso, come i testi delle canzoni che ne fanno parte e caratterizzato
da toni elettro-acustici. Nel 1998 è la volta di "Stereoscope"
(Blackout – Mercury). In questo album le
atmosfere sono più definite e amaramente ironiche come il pop più riuscito e
intelligente sa essere. Il compromesso per l'uscita con una major è stato il
sacrificio del titolo, originariamente "Pop Oral Patriots". Il successivo
lavoro di Cesare, "Closet Meraviglia" (Viceversa – ExtraLabels), sancisce
la definitiva svolta verso la canzone d'autore. Per questo lavoro Basile
si è avvalso della collaborazione di Hugo Race (Nick Cave - True Spirit)
per la direzione artistica e di John Bonnar (Dead Can Dance) per gli
arrangiamenti delle orchestrazioni; collaborazioni che danno al lavoro
una spiccata impronta internazionale.

Hanno collaborato inoltre Roy Paci, i Massimo Volume e Manuel Agnelli degli
Afterhours, che ha prodotto il primo singolo tratto dall’album,
“Tra il tuo corpo e la cena”.

L’ultimo album, “Gran Calavera Elettrica”, realizzato a Catania tra gennaio
ed aprile 2003, vede Cesare Basile affiancato dalla sua band di sempre
(Marcello Caudullo chitarra, Beppe Sindona basso, Marcello Sorge batteria)
e da John Parish (produttore fra gli altri di P.J. Harvey, Sparklehorse,
Giant Sand,Tracy Chapman, Eels, Goldfrapp) in cabina di regia, al mixaggio
(affiancato da Daniele Grasso) e alle prese con qualche strumento.

Vanno infine segnalate le preziosissime collaborazioni di John Bonnar
(Dead Can Dance), Nada (che regala una meravigliosa interpretazione di
“Senza sonno”), Lorenzo Corti (Cristina Donà, Delta V, aka Musical Buzzino),
Valentina Galvagna, Marta Collica (Sepiatone). Il singolo “In coda” è stato
pubblicato il 19settembre2003. A seguire, dal 10 ottobre 2003, pubblicato su
etichetta Mescal è arrivato in tutti i negozi l’album
“Gran Calavera Elettrica”. Il 16 gennaio 2004 è stato pubblicato il secondo
CDS, sempre ricco di bonus tracks ed intitolato “Primo concime”.
Il rapporto tra Cesare Basile e John Parish, consolidatosi con la produzione
da parte di Mister Parish del blasonatissimo “Gran Calavera Elettrica”
(un centinaio di articoli pubblicati con toni a dir poco entusiastici
nell’arco di sei mesi) è proseguito in un naturale percorso,
anche attraverso il nuovo e bellissimo album di Nada prodotto da John Parish.

Cesare Basile , dal canto suo ha realizzato nel proprio studio di Catania,
affiancato dai fedelissimi di sempre (Lorenzo Corti - Marcello Caudullo -
Marcello Sorge - Giorgia Poli), la pre-produzione del nuovo lavoro di Nada
a dicembre 2003 ; ha suonato in tutti i pezzi, ha lavorato in studio per
l’intera durata delle registrazioni effettuate a Roma e ha scritto appositamente
per lei “Proprio tu” definita da Emiliano Corraretti su Musica! di Repubblica
del 6 maggio 2004, “il cuore dell’album” (quando gli sgarri della vita diventano
tre minuti di canzone densa come il sangue) di Nada intitolato
“Tutto l’amore che mi manca”.

Nel 2003 ha inoltre partecipato in veste di produttore al disco dei LOMA,
progetto di Paola Maugeri e Massimo Ferrarotto al quale Cesare in un secondo
momento si è unito anche come chitarrista per le esibizioni LIVE che la band
ha tenuto in tutta Italia.